Oggi la T-shirt è considerata un capo senza genere specifico, ma in passato era esclusivamente un indumento maschile. Questa trasformazione ebbe luogo nel corso del XIX secolo, grazie alle nuove tecnologie che consentirono la produzione di una varietà di modelli, inclusi quelli più aderenti.
Tuttavia, la sua diffusione su vasta scala avvenne solo nel XX secolo. Nel 1910, il rinomato marchio Fruit of the Loom iniziò a commercializzarle su larga scala. In seguito, negli anni '30, le T-shirt divennero una tendenza di moda tra gli studenti universitari, per poi trovare impiego nello sport, nel relax e persino come capo d'abbigliamento intimo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe americane indossavano T-shirt bianche, contribuendo a conferire al capo un'aura eroica. Questo segnò l'inizio del suo grande successo.
Il successo della T-shirt aumentò ulteriormente grazie agli attori emergenti di Hollywood, che indossavano modelli bianchi per enfatizzare l'atteggiamento ribelle dei loro personaggi. I film iconici come "Gioventù bruciata" (1955) con James Dean, "Il selvaggio" (1953) con Marlon Brando e "Un posto al sole" (1951) con Montgomery Clift hanno eternato la T-shirt come simbolo di moda maschile. Tuttavia, questa rimase comunque un capo informale per molto tempo, prima di essere accettata anche in contesti più eleganti.
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